Tari, i Comuni sono vittime come i consumatori

A “Mi manda Rai Tre” a parlare di Tari. L’applicazione della tariffa per lo smaltimento dei rifiuti urbani è stata fonte  di errori in questi mesi. Errori compiuti da alcuni (non molti, in verità: e tra chi ha commesso errori non c’è Ascoli Piceno) Comuni. Ma errori che vedono sempre Comuni e utenti accomunati dal lato delle vittime. Sono delegato per la finanza locale dell’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia (Anci), ma vivo questo ruolo, da sempre “dalla parte” dei cittadini consumatori. Comuni e cittadini sono vittime di una legislazione complessa, contraddittoria, al limite della comprensibilità. Sempre un male, ma quando l’opacità e la confusione riguarda gli obblighi fiscali, di qualunque tipo, diventa odiosa. Non a caso Luigi Einaudi auspicava che le tasse fossero non solo le più basse possibili, ma che fossero semplici da pagare. Ogni complicazione nel calcolo e nel pagamento delle imposte è un insulto per chi si dichiara liberale, e vuole parità di dignità e diritto tra lo Stato, le Istituzioni e i cittadini. Dobbiamo auspicare che tutte le norme che riguardano le imposte vengano chiarite e semplificate. Ci saranno meno alibi per gli evasori e più equità per gli onesti contribuenti, che on saranno chiamati a pagare due volte, per sé e per gli evasori. La tassazione sui rifiuti è una di quelle imposte che deve ripagare il servizio erogato: quindi se c’è chi evade, il prezzo deve essere suddiviso tra gli utenti paganti.

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