Inaugura la prossima settimana, il 7 dicembre, a Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno, “L’arte che protegge. Pittura contemporanea e Sacro“.
La mostra, curata dal critico e saggista Camillo Langone, è promossa dal Comune – devo essere onesto, è un progetto a cui mi sento molto legato anche personalmente – ed espone al pubblico, per la prima volta, una selezione di opere di arte sacra contemporanea legate da due caratteristiche: la provenienza da committenze private e il ricorso all’arte figurativa.
In contrasto con la tendenza dell’arte astratta degli anni recenti, infatti, le opere dei 32 artisti selezionati – tutti Italiani, più o meno giovani – nascono in continuità con la storia dell’arte “tradizionale” e propongono un richiamo ai canoni classici, reinterpretati in chiave contemporanea.
Un invito a ritrovare un riferimento iconografico nel quale riconoscersi, una rappresentazione da contemplare e di fronte alla quale riflettere e pregare.
Ecco quindi l’Agnus Dei di Omar Galliani, la Mater di Daniele Vezzani e la Madonna con bambino di Elvis Spadoni, una Madonna minimalista che abbandona le tradizionali cromie per evocare la sacralità con tonalità del bianco ed un equilibrio di chiari e scuri legati alle ombre.
La mostra sarà visitabile fino al 13 gennaio e mi auguro che la concomitanza della mostra con l’imminente periodo natalizio possa offrire a tutti noi un’ulteriore occasione di riflessione e avvicinamento a tematiche sacre, spesso sfuggenti nella quotidianità.