La Conferenza Ifel-Anci sulla finanza locale

Giovedì 29 novembre ho partecipato alla settima edizione della Conferenza sulla Finanza e l’Economia Locale, organizzata dalla Fondazione Ifel-Anci che ho l’onore di presiedere presso il Centro Congressi Roma Eventi Fontana di Trevi.

L’appuntamento ha fornito l’occasione per fare il punto sullo stato della finanza locale in questa fase di definizione della Legge di Bilancio 2019. Il tema di questa Conferenza in definitiva era questo: i Comuni riusciranno a lasciarsi alle spalle gli anni della crisi finanziaria e delle politiche di consolidamento fiscale? È quello che si è chiesto Pierciro Galeone, Direttore di IFEL. “È questa la prospettiva dalla quale valutare la Legge di Bilancio 2019 – ha detto Galeone – Non mancano elementi positivi come il definitivo abbandono di ogni vincolo oltre la regola dell’equilibrio di bilancio. Il periodo dei vincoli da Patto di stabilità e delle relative sanzioni è lasciato alle spalle”.

“Tuttavia le politiche di consolidamento fiscale – ha proseguito il Direttore della Fondazione – hanno lasciato in circolo “tossine” che il sistema dei Comuni non riesce ancora a smaltire e che hanno danneggiato la stessa struttura portante della finanza locale. A partire dai pilastri costituzionali dell’ ”autonomia” e della “perequazione”. Il tema degli investimenti e della loro difficile ripartenza mostra bene come dopo anni di convergenza “restrittiva” di tutte le principali politiche pubbliche (finanziarie, contabili, sugli acquisti e gli appalti, sul personale, ecc.) le amministrazioni sono indebolite strutturalmente”.

“E’ necessario – ha concluso Galeone – aprire un nuovo ciclo degli investimenti adeguato ai bisogni del Paese, che ha bisogno del convergere di azioni pubbliche che assicurino trasferimenti statali per gli investimenti certi negli importi e le modalità di accesso, semplifichino le procedure di affidamento e realizzazione, mettano in campo azioni di supporto tecnico alle amministrazioni comunali attualmente impoverite di personale dopo anni di blocco del turn over”.
L’intervento di Pierciro Galeone è stato seguito dalla relazione di Andrea Ferri, responsabile del Dipartimento di Finanza Locale Anci-Ifel, che ha messo in luce gli aspetti ancora controversi della manovra di bilancio. “I Comuni – ha precisato nella sua relazione introduttiva – rischiano riduzioni di risorse per 1.300 milioni di euro, una dimensione importante, da trattare con strumenti appropriati, di natura normativa (820 mln di euro tra FCDE, maggiorazione Tasi e maggiorazione e imposta di pubblicità) ma anche economica (480 mln di euro tra Fondo IMU-Tasi e maggiori spese per il personale). Il recupero anche parziale e progressivo del taglio ex dl 66/2014 (563 mln di euro) può costituire un supporto decisivo, anche per migliorare la perequazione oggi solo orizzontale”.
Nelle sessioni di lavoro, nel corso delle quali si sono susseguiti interventi di esperti di finanza locale, sono stati affrontati il tema della stabilità ed equità della finanza locale che renda esercitabile l’autonomia; e il tema degli investimenti: quale strategia adottare per liberare gli investimenti comunali.

I materiali della conferenza son consultabili e scaricabili sul sito dell’Ifel.

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