Sono passate ormai un paio di settimane dall’accensione delle tradizionali luminarie che hanno annunciato l’arrivo del Natale. In piazza Arringo, così come in piazza del Popolo, Ascoli si è vestita di suggestive luci e proiezioni con neve e stelle che scivolano su abeti innevati; non mancano il Villaggio di Natale, la tradizionale pista di pattinaggio e il mercatino con prodotti della norcineria e l’oggettistica tipica del periodo.
Oltre alla memoria del Natale di Nostro Signore, il Natale ascolano quest’anno si arricchisce di luci e cultura, capace di abbracciare tutti: la mostra urbana “Zona Rossa Cracking Art“, con pinguini, orsi, lupi, rane e chiocciole illuminati con luci a led in Piazza del Popolo, presso il Battistero di San Giovanni, il chiostro di San Francesco e Palazzo dei Capitani.
Proprio Palazzo Capitani ospita la mostra di pittura contemporanea e sacra a cura di Camillo Langone “L’arte che protegge”; la Galleria d’Arte Contemporanea “Osvaldo Licini” propone “Nell’infinito, dentro la materia” di Mario Giacomelli e il Forte Malatesta ospita fino al 31 gennaio il “Premio Marche 2018 – Biennale d’arte contemporanea“.
Anche lo storico Caffè Meletti, dal 13 al 28 dicembre, dà appuntamento all’arte e invita l’artista ascolano Dante Fazzini a realizzare tra i tavoli liberty ritratti di personaggi famosi.
Per parte mia ci tengo solo a ricordare che questo 2018 che sta passando, è stato segnato da volume (“Coi piedi per terra”, Edizioni dEste), poco più di un pamphlet, che ho avuto modo di presentare in molte città italiane – nei giorni scorsi a Grosseto e Sulmona, per segnalare solo le ultime occasioni – che fanno parte di quella provincia italiana, che rende l’Italia così bella e forte, nonostante le difficoltà che sta attraversando. Ho voluto solo ricordare la necessità di stare “coi piedi per terra”: un invito per i cittadini e per chi li amministra, per chi produce e per chi fa politica. Coi piedi per terra: è la condizione per guardare al futuro con speranza.
In questo Natale 2018, sempre più all’insegna dell’arte e della cultura, auguro a tutti voi di poter trovare anche fra le nostre strade e le nostre piazze, momenti di serenità in famiglia, tra amici, in ogni comunità dei nostri territori; buon Natale e grazie per questo 2018.
Mi auguro che il 2019 sia migliore. Per tutti.