Nelle scorse settimane si è discusso di TAV e di opere infrastrutturali che collegano e qualificano il Paese. Perché – come ho detto con una battuta – anche l’oliva ascolana per arrivare fresca e morbida oltre le Alpi ha bisogno di infrastrutture che consentano trasporti veloci e a costi ridotti.
È proprio questo legame tra territorio e attività economica una delle condizioni essenziali per accendere i motori dello sviluppo e della ripresa, e quando la benzina è fatta di innovazione c’è da ben sperare. Le infrastrutture, fisiche o tecnologiche sono la condizione per liberare l’imprenditorialità del nostro Paese. Agganciarsi all’innovazione d’impresa è una delle capacità che il territorio di Ascoli ha saputo manifestare. Ed è una bella notizia quella che Digital Magics, uno dei principali incubatori di startup digitali “Made in Italy”, abbia scelto Ascoli Piceno per aprire la sua nona sede.
Digital Magics Adriatico, così si chiamerà il progetto che collaborerà con la società partner Hub21 – da qualche anno attiva ad Ascoli – svilupperà dal nostro territorio ascolano tutto l’ecosistema dell’innovazione di Marche, Emilia Romagna, Umbria, Abruzzo e Molise. La sua attività di consulenza, fornirà quindi supporto a livello industriale alle startup, per creare progetti di successo. Il responsabile di Digital Magics Adriatico sarà Luca Scali, l’anima di Hub21, imprenditore internazionale, ascolano di adozione, uno dei più affermati finanziatori italiani di start up (vanta undici exit di successo).
“La nuova sede di Ascoli Piceno va ad aggiungersi alle 7 sedi italiane (Milano, Napoli, Palermo, Roma, Padova, Bari, Torino) e a quella di Londra, per l’espansione e l’internazionalizzazione delle nostre startup e all’hub nazionale, creato con Talent Garden e Tamburi Investment Partners per sviluppare il ‘Digital Made in Italy’”, commenta Gabriele Ronchini, fondatore e CEO del Gruppo.
“L’alleanza con Digital Magics è un passo importante verso il consolidamento di mercato – ha detto Luca Scali – Ascoli Piceno negli ultimi anni ha scalato le classifiche nazionali arrivando nel 2016 e nel 2017 al primo posto come provincia più innovativa d’Italia, e nel 2018 ha consolidato tale presenza con il secondo posto. Siamo pienamente al centro di un trend di crescita delle startup a livello internazionale e nazionale che è un mix di passione, vision, organizzazione con un’idea originale di partenza e tanto acume da parte degli investitori nel saper discernere, isolare e qualificare i punti di forza delle startup. La partnership con il principale player italiano ci consente di offrire al mercato un presidio puntuale e contenuti ad altissimo valore aggiunto. Penso in primis alla nascita e sviluppo di iniziative digitali, e più in generale alle startup, ma ancora nello sviluppo di soluzioni di ‘Open Innovation’, che ricordo essere un ambito in cui in Italia ancora il 70% delle imprese italiane non è ancora attivo e dove il 33% fatica a trovare nuovi progetti e talenti”.
L’innovazione, posso dichiararlo con una punta di orgoglio, è un tratto distintivo del nostro tessuto produttivo. Dalla grande impresa alle start up innovative: ecco la scommessa vinta da Ascoli. Ma è questa la ricetta valida per tutto il Paese: è dal territorio che si può ripartire per fare grande il nostro futuro.