A Coffe Break, contro l’egoismo franco-tedesco

Ieri son stato ospite di “Coffee Break“, la trasmissione su “La7” condotta da Andrea Pancani. Si è parlato molto di Europa. Opportunamente, visto l’imminenza della consultazione per il rinnovo del Parlamento. All’orizzonte c’è l’eccessivo protagonismo franco-tedesco, rafforzato dal Trattato di Aquisgrana, firmato il 22 gennaio dal presidente francese Emmanuel Macron e dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, che rende ancora più profondi e intensi i legami tra i due Paesi, accentuando il rischio di marginalità per gli altri, Italia compresa.
Il nuovo accordo, alle porte delle elezioni europee 2019, prevede fra l’altro l’impegno francese a sostenere la richiesta tedesca di un seggio permanente al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Si tratta di un’intesa che tenta di gestire e prevedere le dinamiche in corso e le possibili conseguenze della Brexit e del progressivo allontanamento fra Stati Uniti e Europa. Ma si tratta di un accordo pericoloso.

L’Italia, come ha giustamente dichiarato Antonio Tajani, dovrebbe rispondere alla manifestazione di un egoismo tutto franco-tedesco, esito esclusivamente degli interessi economici dei due Paesi. Di fronte ad una situazione simile l’Italia dovrebbe mostrarsi compatta e propositiva rispetto a un’indispensabile politica di relazioni con gli altri Paesi insoddisfatti e contrari a questo accordo.

Durante la puntata si è parlato anche di immigrazione. È importante ricordare che il problema dell’accoglienza è conseguenza della politica internazionale con cui viene gestita l’emergenza. Il nostro Paese, geograficamente più esposto al fenomeno, non può rimane solo, salvo manifestare sorpresa e gridare allo scandalo di fronte ad episodi simili a quello del Cara di Castelnuovo di Porto.

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