Il fascino irresistibile dei Longobardi

La storia e le radici culturali del territorio arricchiscono il fascino di tutte le nostre città. Ascoli compresa. La ricchezza architettonica e artistica della nostra città è sempre più riconosciuta e ammirata in tutta Italia e, da oggi, ancor più cittadini avranno la possibilità di scoprirla. Negli scorsi giorni, infatti, insieme al direttore delle collezioni civiche Stefano Papetti e il consigliere comunale Andrea Maria Antonini, ho incontrato a Roma il direttore del Museo delle Civiltà di Roma, Filippo Maria Gambari.

È stato un confronto particolarmente fruttuoso e denso di prospettive di collaborazione che intende costituire la base di un rapporto solido e continuo tra la nostra città e il loro museo. Il fine è valorizzare e assicurare la maggiore fruizione dei beni che abbiamo in custodia nel museo dell’Alto Medioevo del Forte Malatesta.

La collaborazione dà inizio a un’importante relazione con il Museo delle Civiltà e fornirà, fra l’altro, la possibilità di predisporre all’interno della sede museale dell’Eur, a Roma, pannelli e richiami alla nostra città e alla nostra collezione.
All’incontro hanno partecipato anche i rappresentanti dell’associazione “Italia Langobardorum“, a cui noi aderiamo da anni, che comprende le più importanti testimonianze monumentali longobarde esistenti sul territorio italiano.

Alla luce del buon esito dell’incontro di Roma, mi auguro che al più presto anche la parte degli “Ori dei longobardi” della necropoli di Castel Trosino ancora oggi conservati al Museo Nazionale dell’Alto Medioevo di Roma, possano far presto ritorno nelle sale del nostro Museo dell’Alto Medioevo di Forte Malatesta, ad Ascoli.

Da parte nostra, sono in atto tutti gli sforzi volti ad alimentare il gemellaggio con il museo romano dell’Alto Medioevo affinché alla necropoli di Castel Trosino venga riconosciuta degna importanza all’interno della strategia culturale nazionale per la valorizzazione della realtà longobarda.
Non è solo municipalismo – dalle nostre parti molti amano ripetere: Ascoli era Ascoli quando a Roma erano pascoli – ma il gusto di rivendicare la nostra storia, lunga, ricca e ancora poco conosciuta. L’aumento del turismo in città è un dato confortante degli ultimi anni: una tendenza che si è invertita; ben vengano tutte le iniziative che potranno consolidare questo trend.

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