Continuo, con piacere, il piccolo tour per presentare il mio pamphlet “Coi piedi per terra”. Sabato prossimo, 23 febbraio, sarò a Montegiorgio (presso il salone di palazzo Passari, alle 17.00). Sabato scorso ero a Porto Sant’Elpidio, dove ho trovato molti amici, attenti ai temi di cui parlo nel libro. L’iniziativa è stata organizzata da Edoardo Capodarca e coordinata dalla giornalista Sonia Amaolo ; l’accoglienza che mi è stata riservata è stata sorprendente.
I presenti in sala erano tantissimi e generose parole di stima, anche di colleghi amministratori locali. Una dimostrazione che “Il giorno dopo le elezioni si lavori tutti insieme per il bene della collettività” senza superflue bandiere e schieramenti.
E “Coi piedi con terra” è proprio questo: una riflessione sulla complessa attività della macchina amministrativa. Una macchina che ogni primo cittadino deve affrontare, ammesso che non voglia fermarsi alla politica dei “vaffa” o dei “like”, e preferisca piuttosto ripartire dai territori, dalle comunità, dalle famiglie, dalle autonomie e dalla sussidiarietà.
Un mestiere difficile, quello del Sindaco, rispetto al quale ho declinato una teoria, quella dei 12 passi. Si tratta del numero di passi che un sindaco riesce a percorrere ogni giorno per strada prima di essere fermato per la risoluzione di un problema, la richiesta di un lavoro o quella di un semplice consiglio.