Fragilità e creatività. Negli anni Settanta Giuseppe De Rita indicava nella convivenza con il terremoto il fattore creativo del Giappone, della California e dell’Italia. Lo ha ricordato in uno dei tanti workshop che si sono susseguiti nel corso della XIII conferenza delle città creative Unesco. A Fabriano si sono riuniti rappresentanti istituzionali e sindaci delle città creative di tutto il mondo per avviare una riflessione su come raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
All’interno del Palazzo del Podestà, nel centro storico della cittadina marchigiana, è stato allestito il padiglione “Rinasco”, dedicato ai luoghi che hanno saputo reagire alle calamità naturali o alle violenze dell’uomo e che stanno rinascendo grazie a innovazione, cultura, conoscenza e creatività.
Al suo interno, accanto agli spazi di Kobe, Mosul, Palmira e Haiti, lo spazio espositivo de L’Aquila ha registrato centinaia di presenze, ridestando – a dieci anni dal terremoto – coscienze e interesse.
Ma la fragilità del territorio non è una prerogativa solo de L’Aquila.
Interessa tutto il Centro-Italia, un territorio che ancora affronta le difficoltà legate alla rinascita delle sue città, dopo gli eventi sismici che l’hanno colpito. E tante sono state le iniziative organizzate durante la settimana: non solo l’incontro Save the Apps, le energie vitali dell’Appennino si mobilitano – di cui ho già scritto qui (LINK) – sabato i sindaci dell’Appennino centrale si sono riuniti con il Forum dei Territori Fragili e confrontati sulle strategie di rinascita dei territori.
E, con il progetto delle città dell’Orsa, anche Ancona (Cinema), Ascoli Piceno (Design), Fermo (Artigianato), Macerata (Media Arts), Pesaro (Musica), Recanati (Letteratura), Senigallia (Gastronomia) si sono attivate con tanti progetti all’insegna della creatività.
In questi giorni l’intero territorio marchigiano è diventato portavoce della creatività e dell’eccellenza italiane, dando prova di laboriosità e coesione, caratteristiche che da sempre lo contraddistinguono.