In occasione della Conferenza Stato-Città ed autonomie locali, il sottosegretario al ministero dell’Interno con delega alla Finanza degli Enti Locali Stefano Candiani ha dato inizio al confronto sulla definizione dei criteri per la ripartizione del fondo istituito dalla norma “Salva Comuni”. Si tratta del fondo dedicato ai principali comuni in difficoltà finanziaria, costituito dai minori rimborsi derivanti dalla rinegoziazione dei mutui di Roma Capitale che dovrà essere ripartito entro il prossimo 30 novembre.
E’ un fatto positivo, anzitutto per l’esigenza di efficacia e tempestività degli interventi di supporto finanziario, che superano le lentezze burocratiche. Ma l’intervento sul debito di Roma e le economie che ne derivano ci dimostrano anche la possibilità di alleggerire il peso dei mutui a carico di tutti i Comuni, in prevalenza erogati da Cassa depositi e prestiti. Mutui ad alto tasso di interesse, che possono essere riportati ad oneri più sostenibili con ulteriori iniziative di ristrutturazioni, senza pesare sulla finanza pubblica.
L’auspicio è quindi che i passi intrapresi finora siano i primi di un percorso capace di coinvolgere le città medie e i comuni più piccoli, principali vittime dell’alto costo del debito. Perché, come insegna la XIX Conferenza Nazionale ANCI Piccoli Comuni che si è svolta oggi a Gornate Olona, sono i piccoli comuni a rendere grande l’Italia.