Ieri il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, mi ha nominato responsabile nazionale del Coordinamento Autonomie Locali del partito. Un nuovo incarico segna l’inizio del mio percorso in Fratelli d’Italia.
La fiducia che mi è stata accordata merita un sentito grazie e confido nel contributo e nella collaborazione essenziale dei tanti capaci e competenti amministratori locali di Fratelli d’Italia: non solo i sindaci di alcune grandi città, come Catania, Cagliari, L’Aquila, Pistoia, Pordenone, Ascoli Piceno ma anche i colleghi di decine di località più piccole, così come le centinaia di consiglieri comunali che si impegnano quotidianamente per rendere le città luoghi migliori dove vivere.
Fratelli d’Italia si va affermando un po’ ovunque in Italia come il movimento capace di integrare tradizione e futuro, modernizzazione e appartenenza. La crescita politica propiziata dal talento di Giorgia Meloni necessita di una classe dirigente che, anche a livello locale, sappia interpretare il messaggio conservatore e sovranista di Fratelli d’Italia.
Dopo la stagione del centralismo inaugurata da Monti e proseguita dai governi del centosinistra, il nostro impegno per rafforzare città, comuni e province, secondo il principio costituzionale di sussidiarietà, può alimentare un nuovo patriottismo comunale perché il senso di appartenenza alla Nazione, alla Patria comune, deve rinascere proprio dal Comune, dal municipalismo operoso che è parte integrante della storia del nostro Paese.
Le comunità locali, i territori, non sono negatività passatista, sono il luogo dei legami e delle identità. Possono rappresentare il futuro di un rinnovato legame dei cittadini con le Istituzioni e sono la condizione di qualunque solida ripresa economica e sociale.